Elite 2019

Conclusi i Campionati Regionali dell’Emilia-Romagna Si sono conclusi i campionati regionali Elite dell’Emilia-Romagna, ospitati dal 15 al 17 novembre nella cornice dello Sferisterio della Montagnola, a Bologna e organizzati dalla Boxe Regis. Tre giorni di incontri emozionanti ed equilibrati, con l’appendice della finale della categoria 75kg svoltasi la settimana successiva a Carpi. La giornata di venerdì ha visto andare in scena 11 match, tra quarti e semifinali. Da segnalare l’equilibratissimo ottavo di finale tra Jouami e Crepaldi, col secondo che alla fine è riuscito nel passaggio del turno. Incertissimo e senza esclusioni di colpi si è dimostrato anche l’incontro tra il piacentino Cruz e il cattolicese D’Amato, col romagnolo che riesce a vincere forse all’ultimo pugno. Sono invece stati 13 i match combattuti sabato, in cui i contendenti si sono aggiudicati i posti per le finali del giorno successivo, ad esclusione della categoria 75kg. La domenica, giorno di finali, ha visto laurearsi campioni regionali Bilal della Salus et Virtus Piacenza nei 56 kg, Bellhassane della Boxe Academy Sassuolo nei 60kg, Chouikh della Boxe Le Torri Bologna nei 64kg, Licata della Boxe Ferrara nei 69kg, D’Angeli dell’Accademia Pugilistica Valconca negli 81kg, che si vanno ad aggiungere a Truzzi della Boxe Tricolore nei 52kg e Trabelsi della Costantino Boxe nei 91kg, qualificati agli Assoluti in quanto unici iscritti nella loro categoria. I match più spettacolari della domenica sono però state le due semifinali dei 75kg. Nella prima, il guastallese Kobba e il bolognese Sazzini hanno dato luogo a una ripresa e mezza di grande agonismo. Nella seconda ripresa uno scontro accidentale tra i due pugili ha però messo fine al match, con Sazzini impossibilitato a riprendere per una seria ferita in bocca. Grande pugilato per tre lunghissime riprese anche tra Airoud e D’Amato, in un match entusiasmante in cui ha alla fine trionfato il romagnolo D’Amato. La finale di Carpi si è dunque svolta tra Kobba e D’Amato dove, in un match teso e duro, il pragmatismo di Kobba ha prevalso sulla generosità di D’Amato.